Gemma di Venere!!! E’ così chiamata l’Ametista.
La Gemma di Venere è chiamata l’Ametista. Per la sua bellezza superiore e la varietà più pregiata
L’Ametista, la gemma di Venere. Si narra che Bacco (Dionisio per i Greci), fosse un “ragazzaccio”. Nonostante la sua missione divina fosse mettere fine alle preoccupazioni e agli affanni, combinava spesso una certa quantità di guai, specie dopo qualche litro di buon succo d’uva.
Il mito racconta di come una volta Dionisio, come al solito ubriaco, dopo essere stato ignorato da un essere umano di passaggio, giurò di vendicarsi sul primo sventurato che gli fosse venuto incontro.
In quel momento passò Ametista, una giovane innocente e bellissima fanciulla (fedele discepola della dea Diana), verso cui Dionisio sguinzagliò due tigri fameliche.
Alle grida di Ametista, Dionisio si riempì il calice in attesa dell’atto principale, la fanciulla contro le tigri. Da vera dea, Diana era indifferente alle birichinate di Dionisio ma anche onniveggente; di colpo Diana trasformò la sua protetta in una statua di Quarzo, pura come la sua virtù.
L’incantesimo era servito a sottrarre la fanciulla al pericolo, ma purtroppo era irreversibile, Ametista sarebbe rimasta per sempre una statua e Dionisio, in preda ai rimorsi, si scoprì a versare lacrime di dolore. Le lacrime si mescolarono al vino nella coppa e Dionisio, barcollante, cadendo rovesciò il liquido sulla statua e creò così la prima gemma purpurea che oggi chiamiamo Ametista.
Già ai tempi dell’antica Grecia, questo minerale era noto ed apprezzato per la sua capacità di favorire la lucidità mentale.
Nel Medioevo, Konrad von Megenberg, affermava che l’Ametista “è un minerale in grado di rendere desto e vigile l’uomo, scacciando i pensieri negativi ad astrusi e conferendo equilibrio e buon senso”.
Leonardo Da Vinci scrisse che l’Ametista era in grado di cacciare i cattivi pensieri e acuire l’intelligenza.
Molte le leggende e i miti legati a questa “pietra”…
Quando acquistate un Ametista, tra le prime cose da tenere in considerazione, si trova il colore, più sarà intenso, più la “pietra” sarà pregiata. Circa 35 anni fa, era di moda, indossare un anello all’anulare sinistro con la classica montatura degli anelli di fidanzamento, al posto del diamante, vi era incastonata una “Rosa di Francia”, in pochi sanno che in realtà, la “pietra”, era una qualità di Ametista, l’Ametista Rose de France o Ametista Lavanda.
Rafforza il senso di giustizia, la capacità critica e conferisce onesta e rettitudine. Il suo impiego di rivela utile nei momenti di tristezza, soprattutto quando sono determinati da danni o perdite subite, consentendone il superamento. Se la si mette sotto il cuscino, rende più vividi e chiari i sogni.
Dopo qualche giorno, il sonno diventerà profondo, tranquillo ed effettivamente ristoratore. In stato di veglia, l’Ametista favorisce l’ispirazione e l’intuizione. Aiuta ad affrontare in modo coerente e cosciente tutte le situazioni in cui si trova.
Per ottenere effetti duraturi, va portata costantemente su un anello o montata su un medaglione. Un effetto amplificato si ottiene indossando le druse. Collocando una drusa nella propria casa, l’intensità dell’emissione è tale da influenzare positivamente lo stato d’animo di chi frequenta il luogo in cui si trovano.